L'impianto Asja di Legnano (Milano) produce biometano e compost di qualità dalla digestione anaerobica della Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano (FORSU) della raccolta differenziata.

Il progetto nasce in un’ex area industriale - sita al di fuori del nucleo urbano del Comune di Legnano - con l’obiettivo di dotare il territorio di un impianto di tecnologia avanzata in grado di trattare la crescente quota di frazione organica differenziata: la gestione in chiave circolare del ciclo dei rifiuti è un fattore essenziale alla crescita, alla sostenibilità ed alla competitività del nostro futuro, da cui dipendono la salvaguardia e la bellezza del nostro pianeta.

Il nuovo insediamento industriale è un segno forte e non mimetizzabile, che inevitabilmente pone qualche difficoltà di compatibilità con il paesaggio: il nostro ruolo è stato quello di rivisitare il concept ed affrontare alcuni temi che riguardano il design degli involucri, la rifunzionalizzazione degli spazi interni e la sistemazione degli spazi esterni.

Le scelte architettoniche sono state portate avanti in coerenza con il lavoro già svolto per l’impianto di biometano di Foligno (Pg) sia per il riscontro positivo di tale esperienza sia per dare una continuità di immagine e di intenti agli impianti sviluppati da Asja Ambiente Italia.

Come a Foligno il rivestimento dei prospetti della palazzina uffici e di alcuni capannoni sono stati realizzati con pannelli di graniglia mogano in finitura bocciardata e frangisole in legno ricomposto. Rispetto all’impianto di Foligno è stato inoltre possibile usufruire di zone verdi molto più ampie con la realizzazione di orti didattici e spazi per poter organizzare laboratori scolastici sull’economia circolare.

Così l’architettura si fa interprete di un messaggio innovativo di rifondazione ambientale che valorizza l’identità dei luoghi e dei suoi manufatti. Un linguaggio attento al rapporto tra tecnologia e paesaggio che trasforma l’edificio-macchina in architettura industriale di qualità.